martedì 3 gennaio 2012

Cara Grecia, buon 2012 e ricordati chi sei

Che anno sarà per la Grecia? Difficile, con altri sacrifici, ma con qualche domanda che sarebbe utile porsi e porre e soprattutto con la consapevolezza che mollare non servirebbe a nulla. Che il pericolo per la Grecia non fosse ancora terminato era (ed è) noto a tutti, analisti, economisti. E soprattutto ai cittadini che fanno i conti reali con la crisi. Per questo non sorprende il richiamo del portavoce del governo ellenico Pantelis Kapsis, ai "duri negoziati" con i creditori internazionali, imprescindibili al fine di garantire gli aiuti economici necessari a impedire la bancarotta. Né sorprende l’ennesimo sciopero di un paese allo stremo: l’anno si apre con due categorie che incrociano le braccia, medici e farmacisti. Che scioperano oggi in Grecia contro le nuove misure del settore sanitario, primo fra tutti la riduzione dei prezzi dei medicinali. Due giorni di fermo che i farmacisti motivano perché non condividono la decisione del governo di ridurre i loro margini di profitto sui farmaci e sul mancato pagamento delle fatture in sospeso da parte dei fondi di previdenza. Una mossa che produrrà fino a 90 milioni di euro risparmio di denaro pubblico, come ha assicurato il ministro della Salute Andreas Loverdos. Inoltre è stato stimato che nell’anno che si è appena inaugurato saranno circa 700 mila i dipendenti a rischio licenziamento. Che diventeranno 150mila entro tre anni. Il provvedimento rientra nelle assicurazioni che il governo di Atene ha fornito alla troika per ottenere le nuove tranches di aiuti. Marzo infatti si avvicina e la Grecia sarà chiamata a rimborsare titoli di stato per 14,5 miliardi di euro.

Ma accanto ai conti drammaticamente in rosso e alla situazione ormai chiara, con risvolti geopolitici e mire di altre potenze, fa capolino la notizia di una campagna di consapevolezza sociale annunciata dalla Camera di Commercio e dell'Industria di Atene per valorizzare l'immagine pubblica del Paese danneggiata dal biennio di crisi. Denominata 'RepowerGreece' (www.repowergreece.com) è un'iniziativa collettiva che cerca idee e proposte per ricostruire l'immagine della Grecia. Una sorta di trampolino di lancio per spiegare a fondo che la Grecia non è solo il panorama affrescato dagli ultimi 24 mesi di cronache, tra mancati pagamenti, licenziamenti e sofferenze, ma tanto altro, soprattutto per quei lettori distratti o per quanti dovrebbero fare un ripasso di storia, cultura e filosofia. E allora nell’augurare alla Grecia e ai greci di risalire dal baratro della crisi, forse non sarebbe inopportuno ricordare loro le mille e più occasioni del glorioso passato in cui tutto sembrava perduto, come le celebri battaglie alle Termopili o a Maratona. Dove, proprio in quel frangente in cui nessuna speranza sembrava albergare in combattenti e protagonisti, ecco la voglia di non mollare. Non è retorica chiamare in causa l’orgoglio di un popolo, che si contrappone al fallimento della classe politica greca degli ultimi cinque lustri, principale fautrice della crisi di oggi.

Per questo, nel continuare a chiedere che almeno qualcuno sia chiamato a rispondere per controlli non effettuati, tributi non richiesti, corruzione diffusa e conti truccati, ecco che la speranza rinasce nella gloria di ieri: lo sforzo sovrumano di Leonida, Filippide, Milziade a ricordare a tutti che un grande paese ha il dovere morale di non darsi per vinto. E ricominciare un’altra storia. Kronia pollà Elladamas.

Fonte: Mondogreco.net del 02/01/12

Nessun commento: