giovedì 8 agosto 2013

Creta, catena umana “danzante” per la rinascita

Una grande catena umana danzante lungo l’autostrada che collega un estremo all’altro dell’isola di Creta. Un ballo eroico, il pentozali, le cui radici sono nella antica cultura minoica, per inviare a tutti i greci un messaggio di amore, fratellanza e dignità in questo periodo così difficile. L’iniziativa nasce in occasione dei 100 anni dell’Unità di Creta con la Grecia, ed è stato promosso dall’organizzazione no-profit culturale “Planet Crete”. Nell’edizione del 2010 era stata creata la più grande catena di danza umana nel mondo, registrata anche nel Guinness dei primati, dando luogo a eventi simili emulati a Rodi e Volos. “Quest’anno il nostro obiettivo non è quello di battere un record”, commenta uno degli organizzatori, Ioannis Kriarakis, ma vogliamo ricordare a tutti i Greci che la libertà non è un elemento aleatorio dato ma una conquista”.

La danza
Nell’isola dove fu girato il celebre film Zorba il Greco, il ballo è un’istituzione e fa riferimento a tutte le fasi dell’esistenza umana: c’è l’innamoramento, il corteggiamento, la fratellanza e l’essere ardenti patrioti della propria terra. In questo contesto, la scelta del pentozali non è stata casuale, in quanto fu la danza della “Rivoluzione di Daskalogianni,” uno dei più grandi eroi nazionali, che ha avuto luogo nel 1770. Quella rivoluzione contro gli occupanti Ottomani fu soffocata nel sangue, ma la danza restò da allora negli annali di tutto il Paese come simbolo di libertà. Narra la storia che Daskalogianni fu costretto ad arrendersi credendo nella promessa dei turchi di fermare le stragi e concedere l’amnistia. Ma alla fine venne ucciso in un modo barbaro, scorticato vivo nella piazza di Heraklion di fronte ad una folla attonita.

Scopo
L’evento si è svolto oggi lungo l’asse che collega i due lembi autostradali dell’isola. Un ulteriore elemento distintivo è che la musica è stata ascoltata attraverso le radio delle auto, trasmessa in contemporanea dalle stazioni radio di tutta l’isola in onore di 100 anni dell’Unione di Creta con la Grecia. E come monito di rinascita dopo questi anni bui.

Fonte: Formiche del 7/8/13
twitter@FDepalo

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