giovedì 19 dicembre 2013

Grecia, la Casta usa soldi Ue per sottotitoli tv. Stop fondi pubblici ad Alba dorata

Mentre la troika lascia Atene senza l’accordo su licenziamenti e tassazione di immobili (rischiano altri 25mila dipendenti pubblici in uscita dal prossimo primo gennaio), il Parlamento spende un milione di euro per i sottotitoli al Canale della Camera: stanziato nel bilancio del 2014, quello più doloroso dell’intera crisi greca, con tagli a tutto (welfare, sanità e previdenza).

La schizofrenia della crisi greca registra oggi da un lato il nulla osta comunitario ai nuovi prestiti, con il Consiglio degli esperti dell’Eurogruppo (EWG) che dice sì all’erogazione della tranche di un miliardo di euro alla Grecia, sospesa dallo scorso luglio. Secondo fonti dell’Eurogruppo, l’accelerata sarebbe stata data dal piano di ristrutturazione per la difesa greca, l’ultimo dei prerequisiti da parte della troika per il rilascio dei denari. Dall’altro nuovi sprechi di stato da parte della casta ellenica, con il canale tematico del Parlamento che iscrive a bilancio 1,1 milioni di euro per i sottotitoli dei programmi mandati in onda in una struttura che già pesa sulle disastrate finanze del Paese. Altro capitolo sui finanziamenti quello legato ad Alba dorata, sui cui con otto sì e un solo no la Commissione etica del Parlamento greco ha deciso di proporre la sospensione del finanziamento pubblico per la formazione neonazista.

“Per il governo – ha commentato il ministro dell’Interno Yannis Michelakis – è incomprensibile che lo Stato e i cittadini finanzino formazioni politiche accusate di essere organizzazioni criminali o terroristiche che si nascondono sotto le spoglie di un partito politico”. Fonti di stampa riferiscono che i presupposti per adottare la decisione esistevano già, ed erano dati dal fatto che, come risulta dagli atti processuali inviati alla Commissione parlamentare dai giudici che indagano su Alba Dorata, alcuni deputati e militanti hanno commesso una serie di gravi reati. Una situazione in continua fibrillazione in cui di contro non cessano scandali e appropriazioni indebite di denaro. Come il buco da almeno 3,5 milioni di euro scoperto tra i conti dell’Okana, l’Organizzazione nazionale per la lotta alla droga.

Le indagini, completate pochi giorni fa, hanno messo in luce una serie di irregolarità e deficit monstre derivanti da precise responsabilità di gestione. Alcuni fondi stanziati per i centri di prevenzione sembra siano stati utilizzati per altre operazioni finanziarie. Il ministro della Salute Adonis Georgiadis ha già chiesto le dimissioni del presidente Okana Menis Maliori. Infine l’ex ministro e cugino dell’ex primo ministro conservatore Kostas Karamanlis, Michalis Liapis, è stato arrestato dalla polizia stradale. Era a bordo di una lussuosa jeep non assicurata, che circolava con una falsa registrazione usata per evadere la tassa sulle auto di lusso. Gli agenti lo hanno ammanettato e condotto nel carcere di Agia Paraskevi.

Twitter @FDepalo

Nessun commento: