martedì 10 gennaio 2012

Che fine farà la democrazia?

Quale il sottile filo rosso che oggi unisce democrazia e rappresentanza? Come interpretare cambiamenti epocali, dettati dalla straordinarietà della crisi economica che interessano l’attuale panorama politico europeo? Italia e Grecia sono accomunate non solo da millenni di storia e civiltà, ma da un curvone della storia, che ne fa due esempi di malfunzionamento della politica e di crisi sistemica in atto. Affrontata con misure ad hoc. Sulle quali va aperta una riflessione, non tanto per dubitare del livello di rappresentanza dei nuovi esecutivi, quanto per certificare dove certa politica abbia fallito nella sua missione. In quella visione dinamica dei rapporti tra movimenti e partiti, tra contenitore in cui gravita il conflitto e dimensione dei diritti, tra società e istituzioni. In quei passaggi determinanti della res pubblica, così come osservato anni fa da Lelio Basso. E per mettere a fuoco le minacce e i moduli evolutivi, le deficienze democratiche e le paure, i fallimenti e i mancati passi indietro che caratterizzano oggi la culla del Mediterraneo.

Fonte: Il futurista settimanale del 12/01/12

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