giovedì 20 novembre 2014

Ecco come si rafforzano le sintonie militari fra Russia e Cina

Dopo il gas e gli alimenti, ecco la cooperazione militare bilaterale. Mosca e Pechino proseguono nell’interlocuzione a trecentosessanta gradi e annunciano, dopo settimane di sussurri, una serie di esercitazioni navali congiunte. Ecco come si rafforzano le nozze (anche militari) fra i due Paesi, con l’obiettivo di controbilanciare l’ombra degli Usa nella macro regione Asia-Pacifico.
ESERCITAZIONI
L’occasione è la strategia a medio e lungo termine per affrontare le “situazioni difficili” che permangono in aree sensibili come il Pacifico, le coste nordafricane, il Medio Oriente. Così spiega il ministro della difesa russo, Sergei Shoigu, la volontà di Cina e Russia di marciare unite anche sotto le armi. L’incontro di ieri tra i maggiori funzionari militari del due Paesi non ha avuto solo l’obiettivo di annunciare una partnership che nei fatti non è più occasionale, ma anche di dettare una linea che caratterizzerà il solido rapporto tra i due colossi.

SHOIGU
Il ministro della difesa russo Sergei Shoigu, in visita a Pechino, ha detto che le due parti “hanno espresso preoccupazione per i tentativi degli Stati Uniti di rafforzare la propria influenza politica e militare nella zona”. E’ la ragione di fondo per cui l’attenzione commerciale dei due Paesi si è progressivamente spostata dal gas e dalle partnership aziendali, alla cooperazione militare comprendendo anche il tentativo di sanare il gap strutturale che la Cina presenta, ad esempio, alla voce propulsori. Esempio eclatante il nuovo caccia stealth di Pechino concorrente dell’F-35,il J-31, appena presentato in occasione dell’Airshow cinese di Zhuhai.

TREND
La cooperazione militare e militare-industriale russocinese, quindi, da oggi in poi acquisisce un “significato particolare”, dove quelle parole del ministro russo indicano una strada che già da tempo è stata battuta con accordi su tecnologia e know how oltre che sul gas ma che, complici le sanzioni occidentali a Mosca, si è rafforzata con interessi in materia alimentare, per via della reazione di Putin che ha chiuso le frontiere “del cibo” con l’Italia. Le future esercitazioni navali congiunte apriranno di fatto un 2015 carico di aspettative ma anche di nuove sfide, così come lascia intendere il Generale Xu Qiliang, vice presidente della Commissione militare centrale cinese.

FRONTE ASIATICO
Una cooperazione che i due Paesi hanno scelto di costruire deliberatamente ma che è stata accelerata dal congelamento dei rapporti russi con Washington e Berlino post crisi in Ucraina. La contingenza di Kiev, dunque, come spartiacque per nuove frontiere non solo politiche ma soprattutto commerciali. La Cina infatti rappresenta uno dei maggiori mercati di esportazione di armi russe, ragion per cui a breve partiranno una serie di joint ventures tra le imprese della difesa russa e cinese. Saranno costruiti nuovi aerei, elicotteri e altri armamenti.

COME
La mossa della Difesa segue i 38 contratti firmati a Mosca dal premier Li Keqiang due mesi fa che hanno permesso di approfondire la cooperazione in materia di energia per un valore complessivo di 150 miliardi di yuan (25 miliardi dollari). Un passaggio figlio del mega accordo del maggio scorso per la fornitura trentennale di gas a Pechino, del valore di 400 miliardi dollari.

SCENARI
Non va dimenticato che il settore dell’aerospazio è un altro elemento comune tra Pechino e Mosca, con i numeri cinesi a fare da sfondo. Il riferimento è anche al ruolo della Cina nel trasporto aereo mondiale con le aspettative di crescita previste entro i prossimi due decenni, che hanno portato il colosso cinese Boc ad un ordine straordinario di nuovi velivoli.

twitter@FDepalo

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