mercoledì 18 luglio 2012

In Grecia si muore ancora per crisi

Da un lato le ansie di cittadini coscienziosi che guardano ad un futuro che semplicemente non c´è, e per questo crollano. Dall´altro un governo che fatica a trovare la quadra per trovare gli undici miliardi da tagliare se vorrà ancora la fiducia e i denari della troika. La Grecia tecnicamente fallita va incontro ad un´estate molto calda, al termine della quale c´è chi giura che ricominceranno scioperi e fibrillazioni di piazza.

Ma andiamo con ordine: per tre ore hanno tentato di convincerlo. Che non sarebbe stato con quel salto dal quinto piano dell´ospedale di Lamia, nella Grecia centrale, che avrebbe risolto i suoi guai pensionistici, che non è facendola finita che i fondi pensione (che lo stato ha impegnato per ottenere i maxi prestiti dalla troika) avrebbero ricominciato a riempirsi di nuovi euro. E invece un radiologo sessantenne ha deciso di farla finita e di entrare nella triste statistica del default ellenico per essere il 254esimo suicidio da crisi. Ma è scorgendo i commenti sui social network che si può avere la cifra di quanto la comunità sia choccata per questo gesto. Un lettore scrive che è mancato "un uomo con un grosso capitale umano, l'unica cosa che posso dire è che l'intera comunità gli era grata".

Era un bravo medico, già primario del reparto, ma forse proprio la sua coscienza gli ha impedito di sopravvivere a questi mesi drammatici. Era intento a compilare i documenti necessari per richiedere il pensionamento. Quando, verosimilmente preoccupato per numeri difficili e conti che non tornano, ha aperto la finestra ed è salito sul balcone al quinto piano del nosocomio. In pochi attimi sono arrivati i vigili del fuoco che hanno disposto il telone proprio sotto il balcone (come in foto tratta da Lamiareport), oltre ad agenti di polizia e al personale medico della struttura. Ma dopo tre ore di trattative, si è fatto il segno di croce e ha compiuto il gesto che aveva in mente forse già da tempo. Lascia due figli. E una scia di ricordi. Era stato consigliere prefettizio, nell´ultima tornata elettorale anche consigliere comunale a Lamia e si dice che curasse molti ammalati senza onorario visti i tempi difficili. La prevista cerimonia annuale in ricordo della battaglia delle Termopili e di Leonida con i 300 spartiati è stata annullata.

Ma mentre una comunità si interroga su un numero, quello dei suicidi da crisi, che potrebbe non fermarsi qui, nella capitale ellenica l´esecutivo targato Samaras procede a tentoni. Già la scorsa settimana era scattato il campanello d´allarme sul buco nero di tre miliardi di euro che, nonostante fosse preventivato dal memorandum della troika, non era stato inspiegabilmente riscosso dalle casse dello stato. Contribuendo a rendere il prossimo vertice ateniese (24 luglio) dei rappresentanti di Bce, Ue e Fmi da incontro di routine a tappa non secondaria per la concessione dell´ulteriore tranche di euro.

La notizia del giorno riguarda anche la tenuta interna del governo greco. Con il mancato accordo su dove reperire gli undici miliardi di euro di tagli da attuare in tempi stretti. Contrariamente la troika nel report che dovrà redigere in vista dell´Eurogruppo di settembre a Cipro potrebbe non dirsi soddisfatta di come procede Samaras e la sua squadra di ministri. Che non hanno ancora dato la necessaria accelerata alle privatizzazioni, alla trasparenza bancaria, al recupero degli euro greci in Svizzera e a forme anche minime di ripresa che impediscano una macelleria sociale già pericolosamente in atto. Per una volta non sarà Bruxelles l´obiettivo di analisti e critici.

Fonte: Formiche del 17/7/12

Twitter @FDepalo

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