mercoledì 18 luglio 2012

Marco Pannella: «Difendiamo i comandamenti dei diritti civili»


«Difendere i comandamenti dei diritti civili», chiede il leader dei Radicali Marco Pannella al futurista. Ma non per un vezzo o per un capriccio, quanto perché sono la via maestra per una politica che sia rispettosa di tutte le libertà individuali e nella speranza che il partito della nazione possa avere uno spazio per idee laiche.
Berlusconi ri-cende in campo: con quale legge elettorale nel 2013?
Mi auguro che si ridoni la libera scelta ai cittadini soprattutto con un sistema alla francese, o con una chiarezza di posizioni all’americana. Purtroppo tutti cercano di prendere in giro il popolo italiano.  Così come il linciaggio dei parlamentari e la propaganda sulla riduzione dell’indennità è solo il modo per impedire all’elettore di esprimere la sua preferenza. Il vero banco di prova è che non sia un gruppo di pochi a scegliere i rappresentanti di molti. Su questo sto con la proposta di Gianfranco Fini, (maggioritario con collegi uninominali, a un turno o a doppio turno, senza listini proporzionali paracadute, ndr) non a caso non raccolta dal cosiddetto ABC.
Il Vaticano tra scandali e dossier: vicina una svolta anche al di là del Tevere?
Vorrei rivolgere tanti auguri al nostro presidente della Repubblica. Ricordo che Moro fece il compromesso storico e la proposta di un governo comune, ma dopo tre mesi venne assassinato. Cosa c’entra questo con la tua domanda? Te lo dico subito: oggi dobbiamo fare i conti sul piano dei contenuti con una posizione che, con l’alibi della crisi economica e sociale, ha ignorato diritti e giustizia, le vere grandi tematiche italiane, quelle per cui siamo indiscutibilmente denunciati da trent’anni dalla giurisdizione europea. Sarebbe lì la vera svolta. A patto che da quella sponda del Tevere venga un contributo inquadrato nella difesa della giustizia e del diritto, che corrisponda ad esempio a una mobilitazione dei cappellani militari, della rivista cattolica di ispirazione Cl, di quei volontari che credono ai diritti come comandamenti.
Quanto Grillo e il suo M5S rischiano di essere come il Cav., senza doppiopetto ma con uguale populismo?
Distinguerei tra grillini e Grillo: i primi sono una marea, il secondo solo uno. Ha magnificamente saputo interpretare la nausea partitocratica, contro cui sta manifestando, sterile, pericolosa e infeconda. Senza proposte e solo con inventiva, non si va da nessuna parte. I grillini possono invece divenire ben presto coloro che vogliono austerità e non solo una semplice alternativa rispetto alla disperata agonia dei partiti.
Si parla tanto di Partito della nazione: sarà un’altra Dc o ci sarà spazio anche per i laici?
Lo scorso 25 aprile, celebrando la Liberazione con la seconda marcia per la giustizia, abbiamo lavorato per un obiettivo profondamente radicato nel paese: mentre marciava con noi, dissi a Benedetto Della Vedova che  sicuramente nel 2012 uscirsene con una dicitura simile poteva dare adito a termini desueti. E invece da Fini e da altri leader ho positivamente riscontrato posizioni diverse rispetto a uno scenario ventilato solo per mezza giornata. La grande lotta quindi sta in uno stato di diritto, che rispetti l’individuo in quanto tale, senza corsie preferenziali religiose, culturali o di altro tipo. L’obiettivo, se così possiamo definirlo, è difendere i comandamenti dei diritti civili, quelli che Cesare dovrebbe servire e che invece chi siede al di là del Tevere spesso ignora. C’è uno spazio costante e laico nel popolo italiano. Potremmo inoltre constatare che ad animare le nostre grandi vittorie civili (divorzio, aborto, obiezione di coscienza), fossero le nonne, soprattutto cattoliche. Magari silenti per tutta la loro vita, ma che a un certo punto hanno compreso. Ecco la forza che, ieri come oggi, risulta determinante per difendere il valore di certe scelte. Siamo franchi: il 65% degli italiani, nonostante le tv facciano il mestiere che fanno, continua a credere nell’eutanasia. Noi Radicali, dunque, non siamo soli.
 
Fonte: il futurista quotidiano del 18/7/12
Twitter@FDepalo

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