lunedì 23 luglio 2012

Se il piano della troika produce solo "buchi"...

C´è un qualcosa di perverso e anomalo in questa eurocrisi. Come se il destino si accanisse contro meccanismi rodati, ma oggi inefficaci, e condotte approssimative. Con una marcata irriverenza verso numeri e griglie matematiche. La Grecia contro cui il vicecancelliere tedesco si è appena scagliato ("Un'uscita della Grecia dall'eurozona non sarebbe un dramma, e io sono sempre più scettico sulle possibilità di Atene di riuscire a restarvi" dice a Berlino Philipp Roesler) accusa un altro "buco". Si tratta di un miliardo e mezzo di euro che non è entrato nel bilancio statale nel primo semestre del 2012 rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.

Inoltre il disavanzo di bilancio totale in metà gennaio - giugno 2012 è pari a 12.477 milioni di euro, e il disavanzo primario per lo stesso periodo a 3,32 miliardi di euro. È come se nella damigiana ellenica, che perde acqua da più parti, si continuasse a versare acqua anziché tappare le falle. Il ministero dell´economia di Atene diffonde dati allarmanti: l'importo delle entrate nette per il bilancio dello Stato è stato pari a 23.191 milioni, ma rispetto al target di 24.754.000 si sconta un meno 1.563 milioni di euro. Di chi le responsabilità dunque? Un sistema fiscale deficitario, controllori e controllati intrecciati pericolosamente, oltre a una contraddizione di fondo di stampo politico: i debiti non si possono strutturalmente curare con altri debiti.

Intanto commentando un articolo della rivista Spiegel secondo cui sarebbe stato suggerito ai leader europei a Bruxelles che l´Fmi non è più disposto a partecipare a ulteriori aiuti alla Grecia, la portavoce della Commissione Europea Frederic Vincent ha detto alla AFP che "non abbiamo informazioni su tali intenzioni da parte del Fmi, ma in ogni caso quel contributo del Fmi circa il secondo pacchetto di stimolo in Grecia è relativamente piccolo". Un modo diplomatico per aprire un altro "dossier" sulla Grecia, in cui in molti sono pronti a scommettere che i report che la troika sta redigendo da ieri ad Atene non contengono buone notizie. Nello specifico e con il secondo "buco" per l´erario greco in meno di venti giorni, gli inviati di Ue, Fmi e Bce non potranno che certificare (qualora ve ne fosse ancora bisogno) l´impossibilità della Grecia di indebitarsi ulteriormente in quanto non avrebbe più nulla da offrire in termini di garanzie.

Non dimentichiamo che il paese ha già impegnato alcuni fondi pensione per ottenere tranche di aiuti che sono sufficienti per pochi mesi. Ma non risolvono a monte il problema, che nei fatti si presenta come una voragine immensa nei conti pubblici (e a breve anche in quelli privati) a cui l´immissione secca di denaro senza stravolgimenti sociali e riforme politiche non serve a nulla. Se non a innescare la miccia della macelleria sociale, della speculazione internazionale che da tempo ormai, e indisturbata, sta sgretolando a colpi di titoli spazzatura e prestiti scaduti ciò che resta del paese.
Fonte: Formiche del 23/7/12
Twitter@FDepalo
 

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