mercoledì 21 novembre 2012

Quella vacatio della politica che si colma con visioni nuove

C’è chi sceglie una capanna a Malindi e chi programma il post-emergenza con un minimo di serietà e consapevolezza della gravità in cui versa il Paese e il continente. Non saranno certo una nuotata nello Stretto di Messina o la messinscena di pancia antitedesca a sanare le criticità nate anche dalla vacatio della politica. Su cui certamente storici e analisti avranno tempo di confrontarsi e dibattere. Ciò che conta in questo momento, invece, è raggiungere una sintesi su come rapportarsi pragmaticamente alle cose da fare. La vacatio della politica si colma con una politica diversa: migliore, responsabile, anche grazie alla società civile. L'anello di trasmissione per una visione maggioritaria, non l’occasione di una rottura fine a se stessa. Quando il Capo dello Stato richiama Benedetto Croce («il bene dell’Italia deve essere il limite alla discordia dei partiti»), pone nuovamente l’accento su una visione della politica diversa, che trasformi in carne e ossa lo slogan del bene comune sciorinato da tutti. La citazione crociana è simbolo di visione lungimirante, perché riguarda i partiti politici che «in avvenire si combatteranno a viso aperto e lealmente perché tutti essi, come terranno sacra la libertà, loro comune fondamento, così avranno dinanzi agli occhi l’Italia».
 
Ecco che allora in una fase delicatissima in cui si decide la sopravvivenza stessa di un’Unione in affanno, al cui interno solo Berlino non soffre ancora come Atene, Madrid, Lisbona, Malta, Nicosia, Roma e Parigi (sì, anche Parigi, come l’addio alla tripla A di Moody’s sta ad indicare), si rende utile un rafforzamento imprescindibile della politica, non una sua cancellazione, per immaginarla all’interno di un involucro nuovo, che attiri energie altre, non che le scacci. Che includa richieste e sensibilità, senza isolare mondi che invece devono non solo parlarsi e intendersi, ma impegnarsi a fare un pezzo di strada insieme. E farlo al meglio.
 
Fonte: Italiani quotidiano del 22/11/12
Twitter@FDepalo

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