Dal Futurista del 01/04/11
Aveva detto che in 48 ore avrebbe risolto tutto e invece i migranti sono ancora lì. Ecco la prova: Silvio Berlusconi è un bugiardo. Perché come al solito spara alto per ottenere gli applausi immediati, i flash, i titoli, le mani speranzose di gente in difficoltà. Ma poi quando si stratta di tradurre in fatti i fiumi di parole, il bluff si scopre. E noi ci ricordiamo delle cose dette, di quelle inventate, o di quelle altre proposte: “Tanto- pensa il cavaliere- nessuno se ne cura”. Come la storiella della villa che vorrebbe acquistare sull’isola. Ma sulla quale ci sarebbe stata già una marcia indietro, per via dei frastuoni del vicino aeroporto. Altro che casinò. Come il milione di posti di lavoro, come meno tasse per tutti, come la frottola degli interessi del singolo che però si inseriscono in quelli della collettività: non ci crede più nessuno, nemmeno il suo amico Gheddafi. Non cambia nulla, il ritornello è sempre lo stesso. Come per il terremoto in Abruzzo: sistemo tutto io, scendo in campo, sono un presidente operaio con l’elmetto. Classica bugia da leader populista che vorrebbe vendere un condizionatore finanche al polo. Ma stavolta non funziona, perché il teatrino è scoperto. Perché in questo gioco non ci sono in palio voti e poltrone, né obiettivi materiali buoni forse per allargare consenso a responsabili o disperati. Qui ci sono in gioco vite umane. E lui se ne è dimenticato.
Nessun commento:
Posta un commento