domenica 31 ottobre 2010

Fini: «L'Italia è in imbarazzo, Berlusconi chiarisca»


Da Ffwebmagazine del 31/10/10

«Berlusconi chiarisca se ci sia stato un suo diretto intervento per evitare che la questura di Milano affidasse la ragazza a una comunità». «Ostruzionismo sulle leggi ad personam? Sì, perché servono solo al premier».
Così dice Gianfranco Fini, incontrando a Roma i comitati promotori di Fli del Lazio, facendo il punto sullo stato dei fatti nel paese. Il caso Ruby? «Sono amareggiato - ha detto – perché si tratta di una vicenda che sta facendo il giro del mondo e purtroppo mette l’Italia in una condizione imbarazzante. Mi auguro che le cose non siano andate così come è stato raccontato, perché altrimenti non sarebbe più una questione soltanto privata». Il riferimento è ai sospetti di interferenza da parte di Palazzo Chigi con la regolare attività di identificazione della minorenne da parte della Questura di Milano.
«Qualora quell’intervento si fosse realmente verificato e se fosse vero il fatto che sia stata raccontata la storia della parentela con un capo di Stato - ha osservato Fini - dimostrerebbe che c’è stata una certa disinvoltura e malcostume nell’uso privato di incarico pubblico. Insomma, mi rendo conto che l’immagine dell’Italia nel mondo è sconfortante anche per questa vicenda». E «l'Italia merita un biglietto da visita migliore nel mondo. Il presidente della Camera ci tiene, dunque, a sottolineare l’eco internazionale che la vicenda sta avendo sui media di tutto il globo. Infatti proprio nelle ore in cui iniziavano a circolare i dettagli sul caso Ruby, Fini era a Berlino, in visita da Angela Merkel: «e potete immaginare i commenti», ha detto rivolto alla platea che affollava il cinema Adriano.
Non solo immagine e cronaca al centro dell’incontro domenicale, ma anche il tema della giustizia che si intreccia, e non da oggi, con la responsabilità della classe dirigente e con il senso di moralità. «La legge è uguale per tutti - ha detto Fini, intervistato dal direttore del Messaggero Roberto Napoletano - e quando io l’ho detto è passata per una provocazione. Alla Camera ho sentito dire: ma hai visto cosa ha detto Fini…».

Circa l’intenzione di Fli di mettersi di traverso all’azione del Governo, Fini rassicura nel merito: «Interdizione sul pacchetto fiscale? No, in quanto non è stato presentato. Sul piano per il sud? Idem». Ma sulle leggi ad personam, il presidente della Camera non ha dubbi su quale sarà la posizione di Fli: sì all’ostruzionismo, perché in quel caso si tratta di leggi che «servono solo al premier».
Spazio anche all’economia con lo stimolo rivolto al governo, ripreso anche da Emma Marcegaglia, di indicare una strada maestra che al momento non si vede. Con un paese paralizzato, dilaniato da polemiche e sterili contrapposizioni, con tagli netti che non precedono investimenti nei settori strategici di uno strato produttivo composto nella maggior parte da piccole e media imprese, che per questo devono puntare alla qualità del prodotto, più che alla quantità. Senza che alla fine le risorse si trovino solo «per la Lega che batte i pugni». Infine, i cardini del nuovo movimento politico. «Non un punto solo, ma un triangolo: nazione, legalità e lavoro».

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