domenica 17 aprile 2011

È già iniziata la fuga dal cav?

Dal Futurista del 02/04/11

“Il poeta- diceva Arthur Rimbaud- si fa veggente attraverso un lungo, immenso e ragionato disordine dei sensi”. Solo che in questo caso non sono solo i sensi ad essere disordinati, ma anche i pensieri e le parole. Quando Marcello Veneziani sul Giornale analizza con arguzia che “l’Italia sta soffocando nell’odio, sta annegando nel suo stesso vomito”, traccia una lucida panoramica, a tutti evidente, di ciò che sta accadendo, non da oggi. Con pezzi dello Stato che sbroccano causa nervi, che danno il peggio di sé nell’Aula dove dovrebbero dare l’esempio.

Che insultano finanche chi non potrebbe loro agitare il dito medio. Sostiene che quando accadono certi fatti la responsabilità sia di entrambe le parti, ma “non in egual misura”. E perché secondo la sua visione, chi sta al governo ha meno interesse ad accendere il clima. Accipicchia, figuriamoci se allora Berlusconi, Bossi e La Russa fossero all’opposizione: cosa avrebbero fatto due giorni fa, un bombardamento al napalm?
Ciò che Veneziani dimentica di dire è che, altrettanto evidente a tutti, è la causa di questo degrado di proporzioni sovrumane. Quasi dimentica che il padrone del giornale dove scrive è chi ha dato inizio al bunker, alla lotta estrema, alla delegittimazione, alla macchina del fango.

Allora, verrebbe da chiedersi, perchè iniziare questa deriva puritana? Nella quale Veneziani si stupisce, prende le distanze, dice di non sapere, di non esserci stato. E dov’era? Non può sfuggire, lui come tanti altri ha il marchio di B sul mouse e nei neuroni. Non sarà che, a voler essere maligni, è iniziata la fuga dal cav?

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